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Andalusia: guida di 8 giorni tra città iconiche e meraviglie nascoste del Sud della Spagna

6 minuti di lettura
Dettaglio architettonico dell’Alhambra di Granada con vista sull’Andalusia e titolo Gran Tour dell’Andalucia
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L’Andalusia è la Spagna più autentica: un mosaico di culture, colori e tradizioni. Dalle influenze arabe ai villaggi bianchi arroccati sulle montagne, ogni angolo racconta una storia. In questa guida scoprirai cosa vedere in Andalusia in 8 giorni — un itinerario pensato per chi vuole vivere il meglio del Sud della Spagna tra cultura, natura e passione.

Panoramica di Malaga con il porto, l’arena e il mare della Costa del Sol
Malaga, la porta d’ingresso dell’Andalusia, tra mare e cultura mediterranea.

Giorno 1 – Malaga, la porta del Mediterraneo

Il viaggio inizia a Malaga, vivace città portuale sulla Costa del Sol. Camminando tra il porto moderno e l’antico quartiere dell’Alcazaba si respira una perfetta fusione tra passato e presente. Qui nacque Pablo Picasso, e il suo spirito creativo si percepisce nelle gallerie d’arte e nei locali pieni di vita. Da non perdere una passeggiata serale lungo Calle Larios, dove la città si illumina al ritmo delle tapas e del flamenco.

Vista sulla Rocca di Gibilterra al tramonto, tra mare e costa andalusa
La Rocca di Gibilterra, punto d’incontro tra Europa e Africa, simbolo dell’Andalusia meridionale.

Giorno 2 – Tra Gibilterra, Cadice e Jerez de la Frontera

Seguendo la costa si raggiunge Gibilterra, dove Europa e Africa quasi si sfiorano. Proseguendo verso Cadice, la città più antica d’Europa, troverai un dedalo di vicoli bianchi che profumano di mare e storia. Infine Jerez de la Frontera ti accoglie con le sue cantine e il suono degli zoccoli dei cavalli andalusi: qui puoi degustare il celebre vino sherry e scoprire l’eleganza delle tradizioni equestri locali.

Piazza di Spagna a Siviglia con il canale e l’edificio in stile rinascimentale
Siviglia, capitale dell’Andalusia, cuore pulsante di arte e flamenco.

Giorno 3 – Siviglia, il cuore pulsante dell’Andalusia

Siviglia è una città che incanta al primo sguardo. La Cattedrale e la Giralda dominano il panorama, testimoniando secoli di cultura cristiana e araba. Passeggiando nel quartiere di Santa Cruz, tra cortili fioriti e vicoli stretti, il tempo sembra rallentare. Qui nasce il flamenco, espressione viva dell’anima andalusa: lasciati avvolgere dal ritmo di chitarre e palmas durante la sera.

Interno della Moschea-Cattedrale di Cordoba con archi rossi e bianchi
L’imponente Moschea-Cattedrale di Cordoba, capolavoro dell’arte moresca.

Giorno 4 – Cordoba, l’armonia tra le culture

A Cordoba convivono, in perfetta armonia, le tracce di tre mondi: cristiano, ebraico e musulmano. La Moschea-Cattedrale (Mezquita) è una meraviglia architettonica dove centinaia di colonne in marmo e archi a ferro di cavallo creano un effetto visivo mozzafiato. Passeggiare nel quartiere ebraico è come entrare in un piccolo labirinto profumato di fiori, dove ogni patio racconta una storia di convivenza e bellezza.

Giorno 5 – Granada, tra sogni moreschi e panorami da fiaba

Nessuna città rappresenta meglio l’anima dell’Andalusia di Granada. Qui sorge l’imponente Alhambra, antica cittadella dei sultani, con giardini incantati e decorazioni arabe di rara raffinatezza. Dal quartiere Albaicín potrai ammirare la fortezza al tramonto, quando i colori del cielo e della pietra si fondono in un’unica visione magica. Nel centro, la Cattedrale e la Cappella Reale testimoniano l’incontro tra fede e arte rinascimentale.

Vista del castello di Antequera e formazioni rocciose del Parco El Torcal
Antequera, tra miti antichi e paesaggi naturali dichiarati Patrimonio UNESCO.

Giorno 6 – Antequera e i Dolmen Patrimonio UNESCO

Nel cuore dell’Andalusia sorge Antequera, città antichissima e custode dei Dolmen di Menga e Vieira, straordinarie tombe megalitiche dichiarate Patrimonio dell’Umanità. Dalla Roccia degli Innamorati si gode un panorama mozzafiato e si ascolta una leggenda d’amore proibito tra due giovani di religioni diverse, simbolo della tolleranza andalusa.

Vista del ponte Puente Nuevo di Ronda e delle stradine fiorite di Mijas
Dalla maestosità di Ronda al fascino fiorito di Mijas, due perle dell’Andalusia.

Giorno 7 – Ronda e Mijas, i borghi bianchi

Ronda è una città sospesa nel tempo, divisa in due dal profondo canyon del Tajo. Il Ponte Nuevo regala una delle viste più incredibili della Spagna. Dopo aver esplorato la celebre Plaza de Toros e le stradine del centro storico, si prosegue verso Mijas, un villaggio bianco tipicamente andaluso, con balconi fioriti e viste panoramiche sulla Costa del Sol. È il luogo ideale per godersi un tramonto da cartolina.

Scorcio costiero di Malaga e paesaggio marino della Costa del Sol
Malaga e la sua costa: il perfetto saluto alla fine di un viaggio in Andalusia.

Giorno 8 – Ultimo sguardo all’Andalusia

L’ultimo giorno è dedicato a un arrivederci pieno di gratitudine: un caffè a Malaga, il profumo del mare, e il ricordo dei suoni e dei colori che rendono questa terra così unica. L’Andalusia non si visita soltanto: si vive, si sente e rimane nel cuore.

Consigli utili per un viaggio perfetto

  • Periodo migliore: da marzo a giugno e da settembre a novembre, quando il clima è mite e le città meno affollate.
  • Trasporti: le principali città sono ben collegate con treni e pullman, ma per i borghi più piccoli è consigliato il noleggio auto.
  • Cibo da provare: tapas, gazpacho, jamón ibérico e vino sherry di Jerez.
  • Esperienze da non perdere: uno spettacolo di flamenco a Siviglia, un bagno arabo a Granada, e una passeggiata tra i cortili di Cordoba.

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